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di Joindian  

Primo Levi, in ”Se questo è un uomo”, racconta la deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz.

Il periodo storico del nazifascismo: la tragedia della dittatura, della guerra e dell’Olocausto.

La teoria del Superuomo di Nietszche è utilizzata dai nazisti per giustificare la tesi della presunta superiorità della razza ariana.

<Tacito parlava già della “purezza” dei Germani: le sue considerazioni, che miravano a combattere la decadenza dei costumi dei Romani, sono  in seguito poste a fondamento del pangermanismo.

Il futurismo e i suoi rapporti con l’ideologia fascista.

Orwell, nel romanzo “La fattoria degli animali”, presenta una satira dello stato totalitario, ispirandosi al comunismo stalinista. In ”1984” mette in scena un totalitarismo che si serve di strumenti mediatici.

Einstein, con la teoria della relatività, pone le basi della fisica moderna. Il suo lavoro ha rivoluzionato le nostre conoscenze sull’Universo, da due secoli basate sul sistema di Newton.

 

Introduzione

E. Schiele, AgoniaQuesto breve scritto non ha alcuna pretesa di completezza.
 E' un  quaderno di appunti su cui ho segnato alcune tappe fondamentali sia nei campi del sapere come in quello degli avvenimenti storici.  
Il Novecento è un secolo complesso: due Guerre Mondiali, l'emergere di ideologie totalitarie, la nascita di movimenti culturali e artistici e di scoperte scientifiche che hanno aperto prospettive fino ad allora inimmaginabili, ma anche reso possibile l'uso della bomba atomica su popolazioni inermi.


Il primo argomento del taccuino riguarda Primo Levi, che nel suo libro "Se questo è un uomo" ha raccontato la sua esperienza di deportato nel campo di concentramento nazista di Auschwitz. 
Levi racconta in presa diretta gli effetti dell'ideologia nazifascista, di cui  parlo al secondo punto.
Il terzo e il quarto tema riguardano  due autori utilizzati dalla propaganda nazista per giustificare le teorie sulla superiorità della razza ariana: uno è il filosofo Nietzsche con la  teoria del superuomo, l'altro è il latino Tacito col suo scritto sulla Germania. 
A questo punto introduco il movimento artistico del futurismo, che è significativo per alcune affinità culturali col fascismo.
I miei appunti sullo scrittore George Orwell illustrano l'altra grande ideologia politica del '900, ossia il comunismo. Nel libro "Animal Farm" l'autore fa una satira dello stato totalitario, ispirandosi  allo stalinismo.
Per concludere, ho tentato l'impresa impossibile di accennare all'opera del  grande fisico del '900 Einstein, che a partire dalla revisione della teoria newtoniana ha aperto immense prospettive alla scienza moderna.

 

PRIMO LEVI

> Primo Levi nacque a Torino nel 1919 da una famiglia di origini ebree. 
Alla fine del 1942 entrò nel Partito d'Azione clandestino e in seguito si unì a un gruppo di partigiani nella Valle d'Aosta. 
Alla fine del 1943 venne catturato dalle milizie fasciste e successivamente deportato ad Auschwitz. Qui, grazie alla sua laurea in chimica, gli venne affidato un lavoro di laboratorio, che gli consentì di sopravvivere.
Una volta scampato agli orrori nazisti, sentendo il dovere di testimoniare a quali atrocità può arrivare l'essere umano, pubblicò nel 1947 "Se questo è un uomo".
Qualche anno dopo, uscì "La Tregua", racconto del lungo viaggio che fece seguito alla sua liberazione dal campo di Auschwitz per opera dell'Armata Rossa, e che lo porterà attraverso tutta l'Europa sconvolta dalla guerra. 
Levi morì suicida nel 1987. Non sopportava la "colpa" di essere sopravvissuto ai suoi compagni di lager.

 

Se questo è un uomo

In una poesia posta all'inizio del libro Levi, rivolgendosi a chi non ha vissuto queste esperienze, chiede se può essere considerato uomo chi è tenuto prigioniero, picchiato, costretto ad un lavoro massacrante con pochissimo cibo, e la cui vita è sottoposta al capriccio altrui, con la prospettiva incombente della camera a gas. Ma la domanda può estendersi anche o soprattutto a chi ha commesso queste atrocità. 
Ciò che è sorprendente nel libro è il linguaggio: semplice e immediato, con descrizioni molto realistiche, ma nessun tentativo di impietosire il lettore. Il romanzo inizia con la cattura dell'autore ad opera delle milizie fasciste nel dicembre del '43 e il suo avviamento temporaneo al campo di concentramento di Fossoli, in attesa di partire per la Polonia. 
I prigionieri sono inconsapevoli di quello a cui andranno incontro. Una volta arrivati ad Auschwitz gli uomini vengono divisi dalle donne e dai bambini. 
All'ingresso del Lager è presente la beffarda scritta "il lavoro rende liberi": quindi i prigionieri vengono rasati, vestiti con casacche uguali, abolito l'uso del nome e marchiati con un numero, in condizione di schiavitù. 
Sono messe tra parentesi le regole morali che regolano normalmente la convivenza civile.
L'autore divide i prigionieri in due categorie: i sommersi e i salvati. 
I primi sono coloro che non sanno adattarsi e soccombono perché ubbidiscono agli ordini passivamente. 
I salvati sono gli individui più forti, che riescono ad aguzzare l' ingegno per sopravvivere. 

 

 

IL NAZISMO

Tra le cause principali del sorgere del Nazismo in Germania sono da considerare la grave crisi economica e le tensioni sociali seguite alla sconfitta nella I Guerra Mondiale. 
Il Trattato di Versailles impose alla Germania il pagamento di tutti i debiti di guerra e l' occupazione militare francese del bacino della Ruhr. 
Queste sanzioni provocarono una gravissima crisi dell'economia tedesca, con un aumento vertiginoso della disoccupazione e dell' inflazione. 
Il partito nazista nacque negli anni '20, ma assunse proporzioni importanti solo dopo il 1930. 
Era capeggiato da Adolf Hitler, che sfruttò il malcontento e le sempre più violente proteste nazionalistiche, organizzando nel 1923 una rivolta di estrema destra a Monaco di Baviera.
Della crisi economica della Germania egli accusò sia le potenze vincitrici che avevano imposto il trattato di Versailles, sia gli ebrei. 
I grandi industriali e gli ambienti militari e conservatori lo appoggiarono, in quanto vedevano nel Nazismo un modo per contrastare i movimenti socialisti e comunisti. 
Una volta salito al potere, Hitler instaurò un regime ispirato al fascismo di Mussolini, limitando le libertà personali ed eliminando gli oppositori politici. Venne cancellata la libertà di stampa e di sciopero e messi al bando gli altri partiti. 
Assunse il ruolo di Fuehrer (condottiero) sbarazzandosi anche dei suoi sostenitori della prima ora: le SA o reparti d'assalto. 
Creò delle milizie militari: le SS o squadre di protezione, e una polizia segreta di Stato (GESTAPO ).
Il suo nazionalismo venne rafforzato anche con il culto della razza ariana, secondo cui la stirpe germanica doveva dominare su tutte le altre, considerate inferiori; come simbolo venne adottata la Svastica. 
Gli ebrei furono al centro di questo odio razziale. Iniziarono già dal 1933 ad essere esclusi dalla vita pubblica e furono vittime di saccheggi. 
Col tempo le persecuzioni aumentarono: vennero deportati nei campi di concentramento fino ad arrivare alla "soluzione finale", cioè all'eliminazione fisica per "purificare la Germania". 
Il razzismo e l' antisemitismo tedesco arrivarono anche in Italia, dove nel 1938 il regime fascista emanò le leggi razziali e si rese corresponsabile della deportazione di numerosi ebrei durante la guerra.

 

 

 

Friedrich NIETZSCHE

Nacque in Sassonia nel 1844, figlio e nipote di pastori protestanti.
Rimase presto orfano di padre. Fu allevato da una madre non molto colta e piena di buoni principi, che rimase molto delusa quando il figlio rifiutò di dedicarsi alla carriera ecclesiastica. 

Nietzsche in un ritratto di Edvard Munch A soli ventiquattro anni ottenne una cattedra di filologia a Basilea.
Ben presto i suoi interessi per la filosofia divennero predominanti, e fu molto colpito dalle teorie di Schopenhauer.
Divenne amico di Wagner cui dedicò il suo primo libro "La nascita della tragedia in Grecia", ma in seguito si distaccò da lui.
Nel 1879 dovette rinunciare all'inse-gnamento a causa di periodiche crisi di follia, forse derivanti da una malattia venerea.
Tra le sue opere ricordiamo "Così parlò Zarathustra" e "Al di là del bene e del male".
Morì nel 1900.

Nietzsche è un caso particolare nel panorama filosofico. Da molti amato e da molti disprezzato, scrisse in un linguaggio fortemente simbolico, una prosa poetica ricca di aforismi, che induce tuttora ad interpretazioni contrastanti.
Prese le mosse da Schopenhauer e dalla sua teoria della volontà, un'energia cieca e irrazionale che domina la natura e che si serve dei singoli uomini per affermare sé stessa.
Una filosofia pessimistica che vede come unica possibilità per l'uomo quella di tentare di spegnere la volontà attraverso dei quietivi.
In maniera simile Nietzsche pensa che alla base della realtà ci sia un caos di impulsi e istinti potentissimi, irrazionali. Questo caos primordiale suscita negli uomini la paura della morte, del nulla, dell'ignoto.
Di fronte a questa situazione la filosofia occidentale, così come il cristianesimo, hanno cercato di trovare un rimedio a queste paure.
A partire da Socrate, la tradizione filosofica occidentale ha tentato, con la ragione, di trovare un ordine nel caos, per rendere la realtà prevedibile e meno paurosa.
(In questa linea si veda l'abbandono dell'originario spirito dionisiaco: espressione dell'istinto e dell'irrazionalità, a favore dello spirito apollineo che ricerca l'armonia,l'equilibrio e la razionalità).
Ma il rimedio è stato peggiore del male, in quanto ha allontanato l'uomo proprio da quegli impulsi originari in cui consiste la vita e il benessere, l'istinto e la passione.

Uno strappo nella cultura occidentale

A questo punto Nietzsche proclama che "Dio è morto" ossia che tutti i rimedi filosofici e morali creati per difendersi dalla paura dell'ignoto sono solo menzogne consolatorie.
Nietzsche avversa ogni tipo di morale che voglia imporre agli uomini dei comportamenti e degli obblighi, fondandoli su ideologie o pretese verità religiose metafisiche (basate su enti ultraterreni).
Non è vero che la virtù produce la felicità, come afferma la morale, solo l'abbandonarsi alle forze vitalistiche, può far emergere uno stato esistenziale e fisiologico felice.
La morale è lo strumento che gli uomini deboli (quelli che non hanno il coraggio di accettare il mutamento caotico come legge portante della vita) utilizzano per dominare su quelli forti.
Il sistema morale ha piegato alle sue regole l'intera umanità, fondando il mondo su principi che limitano il vigore vitale in nome di un controllo delle passioni e degli istinti.
Cosa si può fare allora? E' necessario promuovere la nascita del superuomo.
Il superuomo non si fa scudo di alcun rimedio morale e consolatorio, egli accetta di vivere in accordo con queste forze e tenta di volgerle a suo favore.
Il superuomo si pone al di là del bene e del male, ossia al di là della morale convenzionale, e fonda le sue azioni sulla volontà di potenza, cioè sull'energia creatrice degli impulsi vitali.

Accennavamo all'inizio alle differenti interpretazioni cui si presta il linguaggio di Nietzsche.
A ciò si aggiunga che la sorella sottopose ampi tratti della sua opera a deformazioni del testo che permisero al nazismo negli anni '30 di presentarlo come il profeta di una nuova e pura razza umana, quella germanica.
A questa interpretazione si oppongono molti studiosi della sua opera che lo considerano invece un antesignano di Freud: Nietzsche ha saputo vedere nell'uomo, già prima di Freud, un ribollire di istinti inconsci. 
Il suo invito a sbarazzarsi della morale convenzionale (nichilismo) non è da intendere come una legittimazione della violenza o un via libera agli impulsi distruttivi.
Il superuomo non è l'uomo forte che schiaccia chi gli si oppone, ma è il portatore di un atteggiamento mentale nuovo: non nasconde più a sé stesso il caos degli impulsi, e quindi toglie ad essi una parte della forza distruttiva (in quanto, conoscendoli, può esercitare un controllo su di essi), e può decidere coscientemente di vivere in accordo con essi per attuarne almeno una parte nella realtà.

 

 

ORWELL

Born Eric Blair in India in 1903, Orwell was the son of a minor colonial official.
In 1922 he enlists in the Indian Imperial Police but in 1927 returns to London.
He started a social experiment, spending short periods living in common lodging-houses, seeking the company of poor persons and poodles.
In 1928 he went to Paris and worked as dishwasher.
In 1936 he got married to Eileen and went to Spain to report on the Civil War. In 1938 he began writing "Animal Farm", a satiric fable. 
After his wife's death he worked as reporter.
Orwell's last book was "1984". He died in 1950.

Animal Farm

The animals of a farm live an existence of exploitation, until a day when, under the guide of the pigs, they rise and fight against the man, "the only real enemy", the only creature that consumes without producing, and drive him away.
Now they lead the farm; but soon the pigs dominate the other animals. The chiefs are Napoleon and Snowball. Napoleon, with the help of his dogs, slaughters anyone who is said to be disloyal and chases away Snowball, saying that he was no hero at the time of fight against men. 
Equality's ideas proclaimed at the time of the Revolution are betrayed by a new commandment: "All animals are equal but some animals are more equal than others".
Orwell examines critically the Communism, saying that nobody can suppress his tendency to power, and condemns any form of totalitarianism. The condemn is about the common elements of totalitarianism. The plot is very pessimistic about the possibility of organizing society as true democracy. Every dictatorship uses mass media that propose us models, using convincing and repetitive words considering us like puppets.

 


"PUREZZA RAZZIALE" DEI GERMANI IN TACITO

La " Germania " è un'opera monografica in 46 capitoli, composta nel 98 d. C., ed ha un carattere geografico ed etnografico. 
Dagr, il dio germanico del sole
In essa vengono descritte l' origine ed i territori di stanziamento dei popoli dell' Europa centrale. Le fonti sono soprattutto Plinio il Vecchio, autore di un' opera dal titolo "Bella Germania", Cesare con i suoi excursus etnografici, e Livio. 

Il motivo ispiratore dell' opera è l'analisi delle cause della decadenza dei costumi romani nel periodo successivo alla morte di Domiziano. 
A questo scopo Tacito si serve del paragone con i Germani, un popolo che incuteva timore per la sua forza, ancora non contaminato dalla fiacchezza d'animo diffusa tra i romani corrotti.
L' opera è quindi un invito ai romani perché ritornino alla sanità dei vecchi costumi, per evitare di essere travolti da altri popoli più "virtuosi". 
Per alcuni autori, come il tedesco Fichte (nei "Discorsi alla nazione tedesca") e Chamberlain, un razzista inglese divenuto amante della Germania, le parole di Tacito sarebbero invece da intendere come testimonianza della "purezza della razza" germanica. 

Tacito infatti nel capitolo quarto della "Germania" scrive: 
"Sono d' accordo con le opinioni di coloro che ritengono che i popoli della Germania, non contaminati da nessuna unione con altre genti, mostrino la loro razza pura e simile solo a se stessa, per cui anche l' aspetto dei corpi, sebbene in un numero tanto grande di uomini, è lo stesso per tutti: truci occhi azzurri, capelli fulvi, corporature massicce e adatte soltanto all' attacco". 
Ma Tacito non poteva avere intenti razzisti; la tradizione dei Romani era ben diversa e andava piuttosto nel senso di un'assimilazione continua di altri popoli a quelli originari.
Inoltre gli interessi di Tacito erano etnografici da una parte e di critica civile dall'altra: evidenzia le virtù germaniche in contrapposizione alla corruzione sociale della Roma del suo tempo, come stimolo per un ritorno agli antichi costumi.
Mi pare pertanto improprio l'utilizzo strumentale delle osservazioni di Tacito per avallare idee che gli erano estranee.

 


FUTURISMO

Il movimento futurista nasce il 20 Febbraio 1909, grazie al poeta e scrittore Filippo Tommaso Martinetti che pubblicò quel giorno sul "Figaro" il Manifesto del Futurismo dove sintetizzava in undici punti i principi del nuovo movimento. L' adesione al futurismo coinvolse molte delle giovani leve di artisti. 
Tra essi, uno dei maggiori esponenti fu Umberto Boccioni, al quale si affiancarono Balla, Severini e Carrà


Boccioni: Visioni simultanee, 1911 Il futurismo nonostante il  limite di essere un movimento solo italiano contribuì alla nascita del Cubofuturismo, del Suprematismo e del Costruttivismo. 
La pittura futurista presenta molte analogie con il Cubismo, ma anche qualche notevole differenza.
Il Cubismo vedeva l'oggetto dalle varie prospettive e poi le ricomponeva in un'unica rappresentazione. Il futurismo invece interseca cose diverse tra loro.
Ma ciò che distingue i due movimenti fu soprattutto il diverso valore attribuito al tempo: osservando le opere dei cubisti si ha l'impressione di un tempo
lento, fatto di osservazione, riflessione e meditazione; il futurismo ha invece il culto della velocità, del dinamismo che agita tutto e deforma l'immagine delle cose.

Un altro elemento caratteristico del movimento futurista fu il culto della modernità.
Un lungo, spesso filo lega il movimento artistico e politico futurista alle vicende del fascismo italiano: 
" Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, le belle idee per cui si muore".
Nel 1909 Marinetti lanciò il primo proclama politico ispirato al Nazionalismo. Un altro elemento politico fu la guerra al parlamentarismo: "Quasi tutti i parlamenti d' Europa - scrisse Martinetti - non sono che pollai rumorosi e fogne". 
Lo stesso Mussolini ammise che i futuristi avevano manifestato prima di lui intenti rivoluzionari e interventisti.
Nel 1920 i futuristi uscirono dal movimento fascista. 

 


EINSTEIN: LA RIVOLUZIONE DELLA FISICA CLASSICA E DELLA COSMOLOGIA DI NEWTON

Albert Einstein nacque nel 1879 in Germania. Durante i suoi studi non mostrò particolari attitudini, però rimase affascinato dalla matematica e dalle scienze.
Nel 1905, a soli 26 anni, pubblicò un manoscritto che divenne famoso come Teoria della Relatività speciale.
Ad esso seguì nel 1915 l'enunciazione della teoria della relatività generale.
Nel 1933, all'avvento di Hitler al potere, diede le dimissioni dall'Accademia di Prussia e si stabilì negli Stati Uniti.
Nel 1939, per contrastare i progressi degli scienziati tedeschi nella costruzione della bomba atomica, sollecitò il presidente Roosvelt ad incoraggiare le ricerche nucleari. Ma le tragedie di Hiroshima e Nagasaki gli fecero comprendere la responsabilità dello scienziato di fronte all'uso delle sue scoperte, quindi al termine della seconda guerra mondiale si impegnò attivamente per il disarmo e l'impiego delle conoscenze scientifiche a soli scopi pacifici.

Il lavoro di Einstein viene spesso considerato un superamento delle idee di Newton, che sono state le colonne della fisica dal XVII secolo fino agli inizi del XX.
In realtà lo stesso Einstein integrò i concetti di Newton nelle sue teorie, che sono più generali. 

Con la teoria della gravitazione universale, Newton (1642-1727) portò a compimento le ricerche intraprese da Galileo, Copernico, Keplero ed altri sulla natura delle leggi che governano il moto dei corpi terrestri e celesti. 

Egli enuncia le tre leggi della dinamica:
1) il principio di inerzia: Ogni corpo permane nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme a meno che non sia costretto a mutare tale stato da forze impresse
2) F = m • a (forza = massa per accelerazione)
3) Azione e reazione: Ad ogni azione ne corrisponde una uguale e contraria.

-Per il moto inerziale vale il principio di relatività di Galileo: due sistemi inerziali (in moto relativo lineare tra loro) hanno le stesse leggi fisiche. In particolare, hanno gli stessi valori di tempo e spazio, che sono assoluti, mentre è relativa la velocità degli eventi osservati (sasso che cade dall'albero della nave).
-Un caso speciale di moto accelerato è quello dei corpi celesti, causato dalla forza di gravitazione.
Secondo la teoria della gravitazione universale, i pianeti orbitano attorno al Sole perché tra essi ed il Sole vengono esercitate delle mutue attrazioni. 
I corpi celesti si attraggono proporzionalmente al prodotto delle loro masse e in ragione inversa del quadrato della distanza tra di essi. 
Con la teoria della relatività speciale, riferita ai sistemi inerziali (moto uniforme), Einstein abbandona le nozioni di spazio assoluto e tempo assoluto, ponendo come unico assoluto la velocità della luce. 
Ogni osservatore misura spazio e tempo in base al proprio sistema di riferimento, ma tutti misurano la luce allo stesso modo; e nulla può superare la velocità della luce.

Di conseguenza:

  •  Il tempo diventa relativo: per oggetti in movimento esso risulta rallentare. 

  •  Lo spazio è relativo: gli oggetti in movimento subiscono una contrazione della loro lunghezza. 

  • Anche la massa è relativa, secondo la famosa equazione E = mc2. Avvicinandosi di molto alla velocità della luce, l'energia che serve a muovere il corpo tende a crescere all'infinito in prossimità del limite invalicabile, ovvero la velocità della luce, e con il crescere dell'energia aumenta anche la massa.
    Quindi un corpo che viaggiasse a velocità della luce si contrarrebbe talmente tanto da risultare invisibile e da non essere esteso nello spazio, il suo tempo sarebbe talmente rallentato da essere immobile; la sua massa talmente grande da risultare infinita.

Sono idee che contrastano con la normale esperienza.
Gli effetti della relatività, pur realizzandosi anche a velocità più basse, sono molto meno evidenti di quelli che si manifestano per i corpi che viaggino a velocità vicine a quelle della luce. 
Questo si può illustrare con l'esempio famoso del Treno di Einstein.
Se un treno corre a 240.000 km/s, la luce dei fari dovrebbe avere una velocità che è la somma della velocità del treno e di quella dei raggi di luce, quindi 540.000 km/s. Ma poiché la velocità della luce è costante, ciò che cambia è invece la misurazione del tempo e dello spazio: per chi viaggia su quel treno, il tempo personale rallenta, lo spazio si contrae.
Gli effetti della trasformazione della massa in energia sono stati evidenti a tutti con la bomba atomica!

La teoria della relatività speciale venne ampliata nella teoria della relatività generale del 1915, riferita ai sistemi accelerati e alla gravitazione.
Newton aveva lasciato aperta la questione sulla natura di questa forza di gravitazione misteriosa che agiva istantaneamente a distanza, e che i suoi detrattori vedevano come un ritorno a qualità occulte aristoteliche.
La risposta dovette attendere il 1916, quando Einstein, eliminando dal suo sistema il concetto di forza proprio di Newton, spiegherà la gravità come l'effetto della curvatura prodotta dalla materia sullo spazio-tempo, inteso come sistema unitario quadridimensionale e non più come entità separate come nella fisica classica, dove allo spazio tridimensionale si affiancava il tempo ad unica dimensione. 
Lo spazio-tempo ha proprietà "elastiche" e viene deformato dalla presenza di materia.
Il Sole, con la sua massa, deforma lo spazio-tempo e di conseguenza i pianeti si vengono a trovare in un ambiente curvo che ne provoca il moto orbitale. 
Le orbite ellittiche dello spazio tridimensionale sono spiegate come una proiezione delle orbite rettilinee percorse dai corpi nello spazio quadridimensionale di spazio più tempo. Le orbite ci appaiono curve perché lo spazio viene incurvato dalla massa dei corpi maggiori. La geometria piana di Euclide viene superata da altre che tengono conto di queste qualità dello spazio-tempo.
Anche i raggi di luce si incurvano assieme allo spazio: in prossimità di una massa la luce viene deviata. Questo trovò una sorprendente conferma pochi anni dopo con l'osservazione della deflessione del raggio di luce di una stella dovuta al campo gravitazionale del Sole, durante un'eclisse solare. La scoperta suscitò enorme interesse per le teorie di Einstein. Da allora numerose conferme si sono succedute, e finora non si è avuta nessuna smentita alla teoria della relatività.




 


Bibliografia

Primo Levi:
Primo Levi, Se questo e' un uomo - La tregua, Einaudi

Nazismo:
http://www.leg.it/moderna/nazismo.htm 

Nietzsche:
http://www.friedrich-nietzsche.it/

Tacito:
Nazismo, Nietzsche e Tacito: la mistificazione, in http://users.libero.it/i3ltt/prova/Filosofia.htm

Futurismo:
Fascismo e futurismo, in http://www.romacivica.net/anpiroma/index.htm

Orwell:
http://www.online-literature.com/orwell/animalfarm/ (online text)

Einstein:
Da Newton a Einstein: http://www.fisicamente.net/index-63.htm

 

 

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